a cura di Fabio Ciovati e AA.VV.

Pratica Fiscale e Professionale, n. 35/2020

Nella contabilità aziendale occorre distinguere due concetti differenti, ma tra loro legati, riconducibili all’utile civilistico, e al c.d. utile fiscale. Il primo, ovvero l’utile civilistico, deriva dall’applicazione delle norme civilistiche in materia contabile, le quali a loro volta sono integrate dai principi contabili italiani emanati dall’OIC (Organismo Italiano di Contabilità). Diversamente, l’utile fiscale è determinato applicando alle risultanze di bilancio le norme tributarie. I due ambiti sono legati tra di loro dal così detto principio di derivazione, secondo il quale l’utile fiscale è determinato apportando al risultato di bilancio civilistico le variazioni riconducibili alle norme tributarie; queste variazioni potranno essere in aumento o in diminuzione della base imponibile, e daranno luogo a delle differenze che possono essere permanenti o temporanee.
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