Il bonus spetta a tutti i soggetti che ne abbiano i requisiti e che ne facciano richiesta dallo scorso 15.06 e fino al prossimo 13.08 (per la presentazione da parte degli eredi: dal 25.06 al 24.08). L’istanza, di per sé, non si presenta particolarmente complessa. È possibile accedere attraverso le proprie credenziali Entratel o Fiscoline nell’area “Fatture e Corrispettivi” / Contributo a fondo perduto “compila istanza” / predisponi e invia istanza – compila una nuova istanza di richiesta. Viene, quindi, richiesto di inserire il codice fiscale del richiedente e l’iban del conto di accredito, avendo cura di inserire l’iban intestato o anche cointestato al richiedente. Poi è necessario dichiarare se si rientra in uno dei 2 casi che evitano la necessità di controllare la variazione del fatturato, nei quali il contributo spetta ugualmente anche se non vi è stato calo di fatturato nel mese di aprile 2020 rispetto ad aprile 2019, e queste casistiche sono:
• soggetti con attività iniziata dopo il 31.12.2018;
• soggetti che, a far data dal 31.01.2020, avevano sede operativa in uno dei Comuni colpiti da eventi calamitosi (di cui a pagina 7 delle istruzioni dell’istanza).
In tali casi, se non vi è stato calo di fatturato, il contributo spetta nella misura minima di 1.000 euro per le persone fisiche o 2.000 per gli altri, invece se risulta più alto il contributo percentuale, ossia se vi è stata una riduzione di fatturato e il contributo calcolato è superiore a 1.000 o 2.000 euro, spetta tale contributo maggiore.
Se non si rientra in uno dei casi suddetti, si dichiara appunto di essere soggetto diverso rispetto ai precedenti. Poi occorre indicare in quale soglia di ricavi/compensi complessivi ci si colloca, al fine di determinare l’aliquota da applicare per calcolare il contributo. Le soglie sono:
• fino a 400.000 euro (aliquota del 20% sul differenziale tra aprile 2019 e aprile 2020);
• superiore a 400.000 euro e fino a 1.000.0000 (aliquota del 15% sul differenziale tra aprile 2019 e aprile 2020);
• superiore a 1.000.000 e fino a 5.000.000 (soglia massima concessa per fruire del contributo: aliquota del 10% sul differenziale tra aprile 2019 e aprile 2020).
Se non si rientra in una delle casistiche che consentono di evitare la valutazione del calo di fatturato, è necessario che il fatturato del mese di aprile 2020 sia inferiore almeno ai 2/3 del fatturato di aprile 2019. Quindi, proseguendo nella compilazione dell’istanza, si inserisce l’importo complessivo di fatture e corrispettivi riferiti a operazioni effettuate nel mese di aprile 2019 e di aprile 2020, avendo cura di inserire tutte le fatture attive (al netto dell’Iva) delle operazioni effettuate nel mese di aprile, comprese le fatture differite emesse in maggio, ma relative a operazioni effettuate in aprile. La data che si deve considerare, infatti, è quella che nelle fatture elettroniche va nel campo “Data” o “DataDDT”. Inoltre, si devono considerare le note di variazione con data aprile, le fatture di cessioni di beni ammortizzabili e l’ammontare globale dei corrispettivi di aprile (sempre al netto dell’Iva, da scorporare). Quindi, si arriva alla conclusione della richiesta dove vengono riepilogati i dati inseriti e si invia. La trasmissione attribuisce un numero di protocollo telematico che permette anche successivamente di risalire all’istanza trasmessa, pertanto è consigliabile appuntarlo.