Debiti verso INPS e INAIL: l’allerta scatta con un ritardo di pagamento superiore ai 90 giorni, con soglie diverse a seconda della presenza o meno di dipendenti. 

  • Per imprese con lavoratori, la soglia è il 30% dei contributi dovuti l’anno precedente, con un minimo di 15mila euro.
  • Per le imprese senza dipendenti, la soglia è invece di 5mila euro.

Debiti verso l’Agenzia delle Entrate: 

  • Per tasse varie, i tetti variano in base alle dimensioni e tipologia dell’impresa:
  1. imprese individuali: 100mila euro,
  2. società di persone: 200mila euro,
  3. altre società: 500mila euro.
  • Per IVA: l’AE segnala all’imprenditore, e ove esistente, all’organo di controllo, nella persona del presidente del collegio sindacale in caso di organo collegiale, a mezzo pec o, in mancanza, mediante raccomandata con avviso di ricevimento:
  1. un debito I.V.A. scaduto e non versato risultante dalla comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche (art. 21bis D.L. 78/2010) di importo superiore a euro 5.000 e, non inferiore al 10% dell’ammontare del volume d’affari risultante dalla dichiarazione relativa all’anno d’imposta precedente.
  2. La segnalazione viene in ogni caso inviata se il debito è superiore all’importo di euro 20.000.